L’ommene la bestie e la virtu’

L’ommene la bestie e la virtu’
di Luigi Pirandello
Traduzione in dialetto di Luigi Marfisi 2013

Profilo dell’Opera

Pirandello uno dei più grandi scrittori di teatro ha consegnato alla umanità commedie di grande spessore che sono diventate classici rappresentati in tutto il mondo.  

L’uomo, la bestia, la virtù è una commedia farsesca come diceva l’autore che si sviluppo sul tema delle maschere che ognuno di noi indossa nella vita. Il titolo è proprio questo. 

L’uomo è il prof Paolino insegnante, rappresenta l’uomo onesto, integerrimo. In realtà ha una relazione con la signora Teresa (la virtù), moglie del Capitano Perretta, marinaio sempre lontano da casa  che tradisce la moglie  e non ottempera ai doveri coniugali (la bestia). 

La situazione si complica perché la relazione tra il professore e Teresa si complica con una gravidanza. Bisognerà riaccendere la passione del capitano verso la moglie per scongiurare lo scandalo.  

Nonostante pozioni magiche, cibi afrodisiaci, vestimenti scollacciati, il capitano non sembra voler prestare alcun interesse per la moglie. Quando sembra tutto perso il capitano ottempera ai suoi doveri, superando ogni più rosea aspettativa. Ma il capitano, uomo di mondo smaschera il perbenismo di facciata del professore e la falsa virtù della moglie rimarcando la sua poligamia che ritiene preferibile alle menzogne degli amanti. 

Bravo Claudio Foria, napoletano ben in linea con la vita di marinaio. Paola Caporale è una credibile Teresa che cerca l’amore di un uomo ma perde l’onestà di cui si vantava. Il professore è Vincenzo Torosantucci, il vero sconfitto che perde la donna amata e la riconsegna al suo ruvido sposo che lo ha smascherato.

Torosantucci sottolinea bene l’ambiguità del suo ruolo, la falsità dei comportamenti e la sconfitta finale. Bene nel ruolo tutte le altre caratterizzazioni.

Mario Pupillo

Note di regia

Il teatro è il piacere intimo di una rivelazione, i grandi maestri ce lo permettono con una drammaturgia di valore universale. Noi dobbiamo essere lettori attenti dei loro suggerimenti. Il nostro scopo, in questo caso, è raccontarvi una riflessione in più sull’esistenza umana, grazie alla poetica di Luigi Pirandello. Noi, della vita che viviamo, nascondiamo tanto.

Questa parte è piena di segreti che spesso gli altri conoscono, ma fanno finta di ignorare per quieto vivere o per farne materia preziosa di pettegolezzo. A volte, però, ci sorprende un evento che svela i retroscena del nostro misero teatrino ed ecco che scoppia la bomba tragicomica. Deraglia il nostro trenino e s’affanna a risalire la massicciata.

Così il testo di Luigi Pirandello che evidenzia le vite parallele e le ipocrisie dei suoi personaggi. Quando li smaschera, questi precipitano in un baratro di responsabilità insostenibili. La soluzione alla tragedia è trovare un’intesa ridicola, di solidarietà cialtrona che progetti solo un nuovo nascondimento. Poi, ognuno di nuovo per proprio conto.

Gabriele Tinari