
TA-PU’ LU TRUMBONE D’ACCUMPAGNAMENTE di Modesto Della Porta con la partecipazione straordinaria di ELIA IEZZI con Mario Pupillo – Celestina Ciarelli – Gino Marfisi – Orazio Martelli - Vincenzo Torosantucci - Paola Caporale – Salvatore Amore – Claudio Benevento - Silvana Didone - Patrizia Ciccocioppo - Gabriele Pasquini Mario Martelli -Nicola Cimini – Leontina Valentini l’amichevole partecipazione di Tanino De Vincentiis e la sua banda musiche di scena di Germano D’Aurelio in arte ‘Nduccio le canzoni sono interpretate da Flora De Rosa Ballo di scena Maestri Giuseppe Olivieri e Milena Amoroso Regia Mario Pupillo Impianto scenico Sergio Salicco Costumi di Arturo De Fabriziis Direttore di scena e luci Sirio Marfisi Fonica Claudio Presenza – Angelo Marrocco - Attrezzista Mario Tritapepe -Truccatrice Fiorina Battistella - collaboratrici di scena Fulvio Trivilino - Daniela De Sanctis – Claudia Di Rocco Organizzazione generale Ermanno Di Rocco
DESCRIZIONE DELL'OPERA Le poesie di Modesto della Porta sono state recentemente pubblicate in forma drammaturgica da Elia Iezzi, in due CD che hanno ottenuto notevole successo. E’ in preparazione una terza raccolta a riprova della vitalità del poeta di Guardiagrele e della bravura di Iezzi, che da vero uomo di spettacolo e di teatro, suo primo amore, ha prestato la sua straordinaria voce e la sua creatività di artista ad una lettura drammaturgica ricca di voci, colori, suoni, del nostro Abruzzo. Gli Amici della ribalta, chiamati a dare un contributo interpretativo ai vari personaggi, hanno proposto a Elia di trasferire l’esperimento da uno studio di registrazione alle tavole del palcoscenico, scegliendo quelle del Fenaroli. Elia sarà la voce recitante, il poeta. Gli “Amici” saranno, zi Dunate, Mammaròsse, lu Preposte, zi’ Pasquarelle, e tanti personaggi del più popolare poeta abruzzese. Uno spettacolo che si colloca nel progetto del Festival di valorizzare e riscoprire il nostro dialetto. PROFILO DELL’AUTOREModesto Della Porta nasce a Guardiagrele il 21 Marzo del 1885. Dopo le elementari, viene inviato a Napoli per studiare ma preferisce frequentare i teatri e conoscere Bovio e Di Giacomo ottenendo anche il ruolo di comparsa. La mancanza di studi superiori gli negherà i favori della critica quando Modesto comincerà a scrivere versi. La sua attività di poeta, acclamato dicitore, scrittore di testi per canzoni; a Lanciano nel 1922 vince con “Garufine”, gli portano grande successo e la pubblicazione di “Ta-pù” nel 1933 da parte dell’Editore Carabba, dopo una lunga gestazione. Nel 1934 Modesto viene invitato a Roma dalla EIAR (allora la RAI aveva questo nome) e recita nella trasmissione “Dieci minuti del lavoratore” la sua famosa “Novena di Natale” per tre anni consecutivi nel periodo delle Festività. Di questa sua registrazione purtoppo non rimane traccia, come di alcune commedie. Il soggiorno romano non lo premia come avrebbe desiderato, anche per l’approssimarsi di una grave malattia che lo porterà alla morte del luglio del 1938. Ad oltre cinquanta anni di distanza il ricordo di Modesto è vivo e forte; i suoi versi ormai sono patrimonio di tutti noi abruzzesi. NOTE DI REGIAPortare in scena le poesie di Modesto Della Porta ha sicuramente qualche difficoltà. Sarebbe stato più semplice allestirne magari un “libero adattamento”, molto più facile e capace di autorizzare le modifiche di un testo creato per la lettura dell’appassionato o dell’autore che, da monologante eccelso, dispensava i suoi versi con eccezionale capacità attoriali. La lettura drammaturgica richiede fedelissima adesione al testo, senza nessuna concessione a “sporcarlo” con estemporanee o progettate invenzioni personali. La scrittura teatrale prevede tempi, ritmi, pause, che la poesia di Della Porta non ha ovviamente contemplato. La sfida e stata quella di “cucire” (ci permetta questo termine artigianale il Nostro, sarto di qualità) un abito teatrale adeguato. La difficoltà è stata mettere senza modificare, arricchire senza manomettere; semmai portare a superficie quello che è sotteso dal testo. In questa avventura un grazie va a Elia Iezzi, appema fresco dalla pubblicazione di due magnifici CD su Della Porta. Elia ha saputo cogliere la nostra proposta con l’entusiamo dell’artista desideroso di affrontare, insieme agli “Amici”, uno spettacolo laboratorio, una sorta di work in progress, una piccola sfida che speriamo possa trasmettere le emozioni che Modesto ci ha regalato.
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